Alla finale di Miss Italia, che si è tenuta il 22 settembre a Porto San Giorgio, per la prima volta nelle Marche, è stata prevista la partecipazione di Andrea, un ragazzo di 19 anni con disturbo dello spettro autistico che ha lanciato un messaggio di inclusione considerato «molto significativo» dagli organizzatori.
Questa edizione di Miss Italia, dunque, ha celebrato la bellezza in tutte le sue forme, valorizzando diversità e inclusione grazie alla vicenda toccante di Andrea.

Il giovane ha catturato fin da subito l’attenzione del Concorso: in una società in cui spesso si parla di diversità solo in termini teorici, la vicenda di Andrea dà un volto e una voce a chi spesso rischia di restare invisibile.
Nelle scorse settimane, infatti, la madre di Andrea, Stefania Grimaldi – presidente della cooperativa sociale Work-Aut Lavoro & Autismo – aveva inviato una lettera alla patron di Miss Italia, Patrizia Mirigliani, esprimendo la sua gratitudine per la straordinaria esperienza vissuta dal figlio durante il tour di Miss Italia in Puglia.
«Già in quella occasione, Andrea ha avuto l’opportunità di mettersi alla prova con serenità nel ruolo di valletto e modello, ispirandosi al professionista Christian Binetti su un palco prestigioso e davanti a un pubblico entusiasta».
La partecipazione di Andrea – evidenziano gli organizzatori – «incarna perfettamente lo spirito di Miss Italia, ricordandoci che la bellezza autentica risiede non solo nell’aspetto esteriore, ma anche nella forza interiore, nella capacità di affrontare e superare le sfide della vita. In un mondo in cui le definizioni di bellezza sono spesso stereotipate».
L’evento Miss Italia lancia, dunque, un messaggio chiaro: «La vera bellezza è inclusiva, fatta di coraggio, accettazione e umanità. Un invito, insomma, a riconsiderare il significato più autentico di questo termine».