La Cura del Vero

Campo Poseidon: quando lo sport fa rima con solidarietà e inclusione 

Turisti non vedenti provenienti dalla Scandinavia, dalla Germania, dall’Inghilterra e da tante altre parti del mondo, unitamente a decine di ragazze e ragazzi con cecità e ipovedenti, ogni anno si immergono nelle acque del mar Tirreno, tenuti per mano da istruttori specializzati che guidano gli allievi attraverso i movimenti del braccio e del polso, per vivere una esperienza unica: esplorare il mondo sottomarino, provando emozioni indescrivibili.

È il campo Poseidon, che da anni coinvolge anche persone down o non deambulanti, che giungono in Calabria accompagnati dalle famiglie per esplorare i fondali delle acque del Tirreno calabrese, fino a 20 metri di profondità, per indossare la muta dei sub.

I partecipanti al campo vengono inizialmente formati in una vasca allestita presso la sede del Gruppo Subacqueo Paolano, poi si immergono in mare, legati agli istruttori con un cavo. Uno scrigno con informazioni preregistrate guida gli aspiranti subacquei durante le immersioni. Non vengono mai persi di vista, seguiti e sostenuti da assistenti e istruttori che, negli anni, hanno affinato il sistema di comunicazione con i loro ospiti, basato su tecniche tattili ancora più efficaci.

E quando la formazione è a buon punto, si scende tutti assieme anche fino a 20 metri di profondità per raccogliersi in preghiera di fronte la statua in bronzo di San Francesco di Paola, protettore della gente di mare e patrono della Calabria.

Il campo estivo Poseidon vede protagonisti l’Unione Italiana Ciechi della provincia cosentina, l’Irifor di Cosenza, il Gruppo subacqueo paolano.

Nasce con lo scopo di istruire persone con disabilità, in particolare ragazze e ragazzi non vedenti, nell’esplorazione del mondo sottomarino, dove ci si può muovere in piena libertà e dove le barriere architettoniche non esistono.

Partecipano alla formazione anche istruttori non vedenti muniti di brevetto, che riconosce la loro formazione ma soprattutto la loro ottima preparazione per corsi esclusivi, che insegnano ed accompagnano nel mondo sottomarino altre persone con disabilità.

Una esperienza straordinaria, dunque, che consente a ragazze e ragazzi di esplorare i fondali marini, sfiorando branchi di pesci, toccando alghe, spugne e stelle marine, acquistando autonomia e un maggior senso dell’orientamento.

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